La Routine

Molta importanza viene attribuita ai così detti “momenti di routine”:

  • Accoglienza, momento delicato della giornata al Nido: lasciare i genitori. L’educatrice cerca di rispettare i bisogni del bambino offrendo uno spazio di gioco accogliente e raccolto, scambierà qualche parola col genitore sostenendolo nel salutare il proprio figlio facilitando la separazione attraverso atteggiamenti positivi e rassicuranti,
  • Cambio, momento di intimità tra bambino ed educatrice: attimo in cui le due parti sono maggiormente coinvolte in un rapporto affettivo individuale. L’educatrice comunica sicurezza e benessere al bambino che potrebbe voler porre delle distanze e, inoltre, l’adulto può creare l’occasione, fra più bambini, di un contesto di gioco stimolante la conoscenza del sé corporeo,
  • Pranzo, momento denso di emozioni: l’educatrice, con pazienza e disponibilità, garantisce il prendersi cura di questa esperienza caratterizzata da una ritualità di gesti e comportamenti, che offre al bambino un contesto rassicurante quanto quello che lo riporta al legame affettivo con la madre durante l’alimentazione. In un piccolo gruppo, a tavola, il bambino scopre la piacevolezza dello stare insieme ai coetanei e condividere la curiosità di “assaggiare” cose nuove,
  • Sonno, passaggio delicato: lasciare “il certo per l’incerto” non è facile; lasciarsi andare in un ambiente diverso dalla propria casa sarà facilitato dalla vicinanza dell’educatrice che rassicura il bambino e dalle modalità di addormentamento (concordate col genitore) come l’uso del ciuccio, del pupazzo, il cullare, l’accarezzare, l’abbraccio,
  • Uscita, momento d’attesa: occorre creare un’atmosfera tranquilla e rilassata di gioco e dialogo tra bambini ed educatrici. È considerato anche un momento di scambio di informazioni tra educatrice e genitore in merito all’andamento della giornata passata, nel rispetto del bambino che attende il ricongiungimento congenito